Il fiume Oglio nasce dal gruppo dello Stelvio; dalla sorgente principale, alle pendici del Corno dei Tre Signori, ha origine il ramo dell'Oglio di Arcanello che a Ponte di Legno si unisce all'Oglio Narcanello e all'Oglio Frigidolfo, per dare origine al corso vero e proprio del fiume che scorre per 80 chilometri in Val Camonica. L'Oglio confluisce nel Lago d'Iseo dal quale esce a Sarnico.
Nel 1988 con legge regionale n. 18 del 16 aprile, è stato istituito il Parco regionale dell'Oglio Nord che governa il territorio perifluviale da Sarnico (BG) a Gabbioneta (CR) ed interessa 34 Comuni nelle Province di Bergamo, Brescia e Cremona.
Nel 1988 con legge Regionale n. 17 del 16 aprile, è stato istituito il Parco dell'Oglio Sud.
Il territorio del Parco Oglio Sud si estende, con ampiezza variabile da poche centinaia di metri ad oltre tre chilometri, lungo l'intero corso del fiume che va dal confine con il Parco Oglio Nord in comune di Ostiano (CR) alla confluenza con il fiume Po, nel quale l'Oglio si immette dopo un percorso di circa 70 chilometri, interessando le Provincie di Cremona e Mantova, tra le quali il fiume segna, per lunghi tratti, il confine amministrativo.
Il Parco occupa una superficie complessiva di circa 12.800 ettari.
Il paesaggio è fortemente caratterizzato dall'agricoltura dove la fitta rete idrica, spesso segnata da fasce arbustive e filari, che si snoda lungo le piane circostanti il fiume, interrompe la serie ordinata dei coltivi. Le aree golenali spiccano nella campagna per le imponenti masse boscate dei pioppeti e, a tratti, per le dense bordure a salice bianco che a volte si estendono fino a costituire vere e proprie boscaglie di salice. L'alveo del fiume Oglio è caratterizzato da un andamento sinuoso a canale unico con alcuni meandri ben evidenti, con sponde spesso ripide al cui piede emergono d'estate estesi spiaggioni di sabbia. L'attuale assetto naturalistico del territorio del Parco è caratterizzato dal prevalere di aree naturali umide a vari stadi di evoluzione e di diversità floristica e faunistica, mentre le componenti forestali naturali sono modeste e situate principalmente lungo le rive a delineare l'andamento del fiume.
I principali elementi con elevata valenza naturalistica, si possono riscontrare lungo tutto il Parco con elementi di spicco quali le Riserve Naturali delle Lanche di Gerre, Gavazzi e Runate, le Bine, le Torbiere di Marcaria e la Golena di S. Alberto, nonché altri siti che pur non essendo riserve sono comunque Siti di Importanza Comunitaria (SIC) come le precedenti, e in particolare sono le Valli di Mosio e il Bosco Foce Oglio. Vanno inoltre citati per la loro importanza naturalistica il Canale Bogina, il saliceto di Foce Chiese e di Calvatone, le Torbiere di Belforte.
Storia del territorioIl fiume e il territorio circostante sono ricchi di rilevanti testimonianze storiche che rimandano alle epoche più significative e lontane.
Queste testimonianze della civiltà contadina padana possono essere oggi motivo per un interessante itinerario che può svolgersi "a caso" lungo le strade comunali e poderali di tutti i sedici comuni che sono compresi nel Parco.
Fonte: http://www.parks.it/parco.oglio.sud/par.php ![]() ![]() |